La lampreda del Laveggio: imparare a leggere il territorio con gli occhiali dello sviluppo sostenibile
27.10.2025

Itinerari ESS: l’educazione allo sviluppo sostenibile sul territorio

Uscire, scoprire e vivere– questo è lo spirito degli Itinerari ESS: percorsi di apprendimento che portano l’educazione allo sviluppo sostenibile fuori dall’aula e nel territorio. Un esempio emblematico è La lampreda del Laveggio, un itinerario didattico situato nel Mendrisiotto, che invita le classi a scoprire un sistema idrografico unico e a riflettere sulle interconnessioni tra natura, società e infrastrutture.

Percorrendo la campagna di Stabio, le allieve e gli allievi esplorano undici stazioni che raccontano vari elementi del territorio apparentemente scollegati fra loro. Attraverso osservazioni, indagini e brevi ricerche, bisogna cercare di rispondere alla domanda-problema «Perché la costruzione delle linee ferroviarie possono mettere in pericolo la lampreda?». La lampreda padana o piccola lampreda vive nelle acque dolci ticinesi ed è una specie minacciata che ha rischiato di scomparire dal Laveggio a più riprese. .  Grazie a questo itinerario le e i partecipanti imparano a leggere il territorio come un sistema complesso in cui ogni elemento è collegato agli altri, come dei tasselli di un puzzle che si scoprirà al termine del percorso.

Scopri l’itinerario del Laveggio:

Un’aula a cielo aperto per sviluppare competenze ESS

L’itinerario ESS collega scienze, geografia, storia, educazione civica e italiano, trasformando l’ambiente visitato in un laboratorio di approccio sistemico e pensiero creativo.
Le e gli insegnanti dispongono di materiali per gli allievi (cartina, fotografie e diario di viaggio), per il lavoro di gruppo finale e  di uno stimolo didattico  per integrare l’esperienza nelle loro lezioni, adattandola al livello scolastico (2° e 3° ciclo).
Gli itinerari, come questo, mostrano come sia possibile coltivare competenze per la sostenibilità – osservando, analizzando e agendo.

Un approccio che vale per tutte le scuole

Come La lampreda del Laveggio, anche altri itinerari ESS proposti da éducation21 – ad esempio Un espace pour toutes et tous ! o Lebensqualität im Entlebuch – aiutano le scuole a trasformare il loro territorio in un luogo di apprendimento vivo e partecipativo.
Coinvolgere discenti, insegnanti, autorità locali e cittadini permette di rafforzare il legame con la comunità e di vivere la sostenibilità in modo concreto.

Scopri di più sugli itinerari ESS

Un itinerario ESS come metodologia didattica

Un itinerario ESS (Educazione allo Sviluppo Sostenibile) è una metodologia didattica che invita le allieve e gli allievi a esplorare un tema attraverso diverse postazioni situate lungo un percorso prestabilito. Le postazioni possono collegare in modo mirato i temi della sostenibilità con il contesto locale di vita, oppure promuovere le competenze ESS, combinando riflessione cognitiva, movimento, scoperta e osservazione diretta del territorio:

  • L’apprendimento avviene all’aperto, in relazione diretta con l’ambiente di vita.
  • La sostenibilità viene osservata da diverse prospettive e le dimensioni si intrecciano tra loro.
  • Incontri e osservazioni dirette rendono concreti temi spesso astratti.

La metodologia è trasferibile: con un impegno contenuto, è possibile sviluppare percorsi simili anche in altri contesti.

Come creare un proprio itinerario ESS? 

  1. Definire una domanda problema o guida: ad esempio "quanto è sostenibile il nostro ambiente scolastico?"»
  2. Scegliere i temi delle postazioni: 4–8 aspetti legati alla domanda guida (p. es. energia, consumo, biodiversità).
  3. Determinare il percorso: un itinerario locale o un quartiere coerente con la tematica.
  4. Elaborare le attività: osservazioni, interviste o compiti creativi per ogni postazione.
  5. Preparare i materiali: dossier per le e i discenti, carte, brevi testi di approfondimento.
  6. Testare l’itinerario: verificare il percorso e le attività nelle postazioni e, se necessario, apportare adattamenti.
  7. Realizzare e riflettere: vivere l’itinerario con la classe e rielaborare i risultati in aula.
  8. Pubblicare e rendere fruibile: la proposta di itinerario ESS potrebbe poi essere resa pubblica e utilizzabile da altre classi.

Perché vale la pena realizzare un itinerario ESS?

  • Le allieve e gli allievi sperimentano e comprendono le interconnessioni direttamente sul territorio (mobilità, natura, relazioni sociali).
  • L’itinerario collega le tre dimensioni della sostenibilità – ecologica, sociale ed economica – e stimola il pensiero sistemico.
  • Attraverso incontri autentici o osservazioni dirette, l’apprendimento diventa più vivo e contestualizzato (principio dell’apprendimento per scoperta).
  • L’itinerario è flessibile: a seconda dei temi le postazioni, il percorso, il livello di difficoltà e gli approfondimenti sono trasferibili e adattabili al contesto locale.

Scopri come creare un itinerario ESS consultando la guida-online «Uscire, scoprire e vivere»: https://education21.ch/it/guida-itinerario-ess