Dal formaggio d'alpe al cambiamento climatico: quando le bambine e i bambini scoprono autonomamente le correlazioni
26.05.2025


Intervista a Samirah Hohl, Parco naturale Beverin 
(attrice esterna, mystery "Che fine ha fatto il formaggio?")

Cos'ha a che fare un panino al formaggio mancante con il cambiamento climatico? Nel Parco naturale Beverin è proprio questa domanda a servire da punto di partenza per un apprendimento per scoperta. In questa intervista, Samirah Hohl, responsabile di progetto ESS, racconta com'è nato il mystery "Che fine ha fatto il formaggio?" realizzato in collaborazione con éducation21, perché luoghi reali come l'Alpe Curtginatsch sono così preziosi per l'apprendimento e cosa l'ha sorpresa in questo progetto. 

Signora Hohl, perché ha collaborato con éducation21 per realizzare il mystery "Che fine ha fatto il formaggio?" ambientato nel parco naturale Beverin?
Il concetto del "mystery" mi intrigava, ma né la mia collega Silvana Sachs, né io lo conoscevamo in questa forma. La sua realizzazione ci ha quindi permesso di imparare molto. Questo metodo presenta un elemento particolarmente interessante: le persone in formazione devono creare esse stesse delle correlazioni e ponderare i fatti in base alla loro rilevanza. In altre situazioni d'apprendimento, soprattutto scolastiche, si dà talvolta meno peso a questo aspetto. Si tratta però di una competenza molto importante, sia nell'ambito dello sviluppo sostenibile che nella vita.

"Questo metodo presenta un elemento particolarmente interessante:
le persone in formazione devono creare esse stesse delle
correlazioni e ponderare i fatti in base alla loro rilevanza."

E perché trattare proprio il tema della penuria d'acqua associato alla produzione casearia?
Nel nostro lavoro educativo ci focalizziamo su temi legati allo sviluppo sostenibile con un riferimento alla nostra regione. Qui l'acqua è molto presente per diversi motivi (gole, energia idroelettrica, sorgenti, ecc.). Abbiamo introdotto l'aspetto della penuria d'acqua perché da un lato è una problematica molto attuale sull'Alpe Curtginatsch e, dall'altro, perché volevamo affrontare il tema del cambiamento climatico. 

Il "mystery" è ambientato nel Parco naturale Beverin e si basa su numerosi progetti, luoghi e situazioni reali. Da un lato questo ha semplificato il nostro lavoro, poiché conoscevamo già bene il contesto e non abbiamo dovuto partire da zero con le ricerche. Dall'altro, il "mystery" offre pure un valore aggiunto alle persone in formazione che vivono nella regione del Parco naturale Beverin, poiché conoscono l'alpe e il formaggio locale e possono imparare importanti correlazioni basandosi direttamente sul proprio contesto di vita. Infine, grazie alla microcentrale idroelettrica, all'economia alpestre, alla commercializzazione di panini al formaggio d'alpe nelle panetterie a valle, come a Coira, alla zona palustre protetta, alle sorgenti, alla realtà di estati in parte secche, ecc., l'Alpe Curtginatsch offre semplicemente molte opportunità e numerosi elementi di collegamento per trattare temi legati allo sviluppo sostenibile e correlarli tra loro.

Quali vantaggi offre una proposta di questo tipo a lei in veste di attrice esterna, ma anche alle scuole, nonché alle e agli insegnanti? 

Per noi si tratta di un valido strumento per illustrare in modo chiaro tematiche locali. Grazie alla storia introduttiva del "mystery", le persone in formazione riescono a mettere in relazione le nuove conoscenze acquisite, talvolta molto complesse, con il proprio contesto di vita. In questo modo, il "mystery" crea un collegamento comprensibile tra un torrente di montagna che si sta prosciugando e l'aula di un bambino di 12 anni che oggi forse non potrà più mangiare il suo panino preferito al formaggio d'alpe per lo spuntino del mattino.

Dato che il "mystery" combina diversi temi, questo metodo offre alle e agli insegnanti una fonte d'ispirazione ed elementi di collegamento da approfondire ulteriormente durante l'insegnamento. Prima di svolgere l'attività in classe, l'insegnante deve acquisire alcune conoscenze preliminari sulla metodologia e sui contenuti che figurano però nel nostro dossier sul "mystery"

"Per noi si tratta di un valido strumento per illustrare in modo chiaro tematiche locali." 

Ha testato il "mystery" nella fase di sviluppo con le persone in formazione e le loro risp. i loro insegnanti. Quali sono stati i risultati e gli insegnamenti più significativi?
Abbiamo sviluppato il "mystery" per il 2° ciclo, ma può anche essere utilizzato con il livello secondario II. La sua attuazione in una 3a elementare si è rivelata piuttosto impegnativa, perché le allieve e gli allievi non conoscevano ancora la metodologia né i temi trattati. D'altro canto, è proprio qui che risiede il valore dei "mystery": le allieve e gli allievi devono imparare a focalizzarsi sulla domanda chiave per non perdersi nelle informazioni. Imparano a rappresentare le informazioni sotto forma di una mappa mentale (cosa in parte nuova per loro).

È utile che l'insegnante (che, nel nostro caso, non conosceva questo metodo) capisca che il "mystery" non serve solo a controllare l'apprendimento, ma può anche essere utilizzato in modo mirato per verificare le conoscenze pregresse. L'insegnante può così rendersi conto di ciò che le allieve e gli allievi sono già in grado di comprendere e mettere in relazione e stabilire su quali aspetti dovrà focalizzarsi nel suo insegnamento durante le settimane successive.

"Le allieve e gli allievi devono imparare a focalizzarsi
sulla domanda chiave per non perdersi nelle informazioni."

Ci sono stati riscontri sorprendenti?
Ci aspettavamo che le bambine e i bambini della nostra valle possedessero maggiori conoscenze pregresse sull'economia alpestre, ciò che però non era il caso in questa classe specifica. Abbiamo quindi completato il dossier con alcuni brevi documentari sull'alpe che avevamo già realizzato grazie alla collaborazione con l'Aiuto svizzero alla montagna nell'ambito di un altro progetto. In questo modo, sia le allieve e gli allievi che le e gli insegnanti di tutta la Svizzera possono farsi un'idea della nostra Alpe Curtginatsch prima di immergersi nel "mystery".

Quale tema le piacerebbe trattare in un altro "mystery"?
La mobilità (sostenibile) sarebbe un tema avvincente.

Mystery "Che fine ha fatto il formaggio?"

Partner: Parco naturale Beverin (sito solo in tedesco)
Livello: 2° ciclo
Lingue: tedesco, francese, italiano, romancio

È un nuovo giorno sull'Alpe Curtginatsch e inizia lentamente ad albeggiare. Negli edifici è però ancora tutto buio. Nessuna luce, nessun rumore proveniente dalla stalla, finché all'improvviso si sente un forte scoppiettio: il generatore diesel si mette in moto, le luci si accendono e la produzione del formaggio ha inizio.
La casara Janine e il vaccaro Marc sono sollevati: è tornata l'elettricità. In passato, però, la corrente era silenziosa e pulita perché proveniva da una microcentrale idroelettrica situata nel vicino torrente. Dall'estate scorsa, però, vi scorre solo un rigagnolo. Perché Laurin non potrebbe più comprare il suo panino al formaggio d’alpe nella panetteria Merz di Coira se il torrente sull’Alpe Curtginatsch si prosciugasse?

Il "mystery" ESS ruota attorno al tema della penuria d'acqua in montagna, prendendo come esempio l'Alpe Curtginatsch che si trova nel Parco naturale Beverin. Le allieve e gli allievi risolvono enigmi per individuare e capire le correlazioni tra l'economia alpestre, il cambiamento climatico e le risorse idriche nel contesto locale e globale.

All'offerta

     

Il parco naturale Beverin trasforma l'apprendimento in un'esperienza indimenticabile

Nel cuore dei Grigioni, intorno all'imponente Piz Beverin (2998 m s.l.m.), si trova l'omonimo Parco naturale, un variegato paesaggio naturale e culturale che si estende su quattro valli. Due zone abitate distinte con lingue e storie diverse rendono questa regione particolarmente affascinante.

In veste di fornitore di servizi, mediatore, coordinatore e vettore di conoscenze, il Parco naturale Beverin difende gli interessi della regione e s'impegna a suo favore. In collaborazione con la popolazione e diversi partner, le collaboratrici e i collaboratori si dedicano a temi quali la sostenibilità, la natura, l'economia e la società, nonché l'energia, la mobilità e la ricerca.

Ideale per le scolaresche: il Parco naturale Beverin aiuta fattivamente le e gli insegnanti nella pianificazione e nella realizzazione di giornate e settimane di progetto. Che si tratti di osservazioni naturalistiche, di viaggi alla scoperta della cultura o di progetti didattici sul valore aggiunto locale, i numerosi luoghi di sperimentazione e apprendimento offrono innumerevoli opportunità per un insegnamento stimolante fuori dall'aula.

Offerte per la scuola (sito solo in tedesco)

Giornate e settimane di progetto (sito solo in tedesco)

     

Ritratto

Samirah HohlSamirah Hohl è responsabile di progetto per l'educazione allo sviluppo sostenibile nel Parco naturale Beverin dal 2019.