L'area scolastica: un ambiente da animare insieme
27.10.2025

  
L'area scolastica è al centro della vita quotidiana della scuola. Pensiamo di conoscerla bene, eppure poche persone saprebbero descriverla, precisandone l'importanza educativa ed ecologica. Spesso la diamo per scontata, senza prestare attenzione alla posizione degli alberi, delle panchine o delle attrezzature da gioco. L'area scolastica è solo uno spazio austero o un ambiente di vita e apprendimento multidimensionale che contribuisce al benessere di tutti/e?
  
Di fronte alle attuali sfide ecologiche e sociali, aumenta la consapevolezza dell'importanza di avere un rapporto attento e rispettoso nei confronti delle piante, degli animali e della vita comunitaria. Questi atteggiamenti non possono essere trasmessi né in modo esclusivamente teorico, né nell'ambito di una sola materia. Occorre invece viverli, sperimentarli e affrontarli da un punto di vista sistemico e interdipendente. Quando, sull'area scolastica, le allieve e gli allievi esplorano le interazioni tra esseri umani, piante e animali, prende forma un vero e proprio luogo d'apprendimento vivente. Ma come riuscire a renderlo tale? 

Identificare i bisogni, co-elaborare visioni 

Come coinvolgere "grandi e piccini" in un progetto che li riguarda direttamente? L'esempio di pratica "Il parco giochi ideale?" mostra che emergono visioni quando i desideri e i bisogni diventano visibili. A tale fine è particolarmente appropriato organizzare un primo laboratorio partecipativo che coinvolga tutti gli attori interessati. Idealmente, si svolge nell'area scolastica stessa, dove le bambine e i bambini possono percepire l'ambiente circostante con tutti i loro sensi. In piccole sabbiere creano modelli dei loro desideri insieme alle e agli insegnanti, alla direzione e al personale dell'ufficio tecnico comunale. Domande come "Di cos'hanno bisogno gli animali, le piante o noi stessi per stare bene qui?" consentono di riflettere e integrare tutte le prospettive.

Verificare la fattibilità, conciliare le tempistiche

La trasformazione di un'area scolastica può diventare rapidamente un grande progetto. Per evitare di far ricadere l'onere del progetto esclusivamente sulle e sugli insegnanti o sul personale dell'ufficio tecnico comunale, un attore esterno segue il processo partecipativo che coinvolge le bambine e i bambini, dalla visione al piano di sistemazione concreto. Grazie alle illustrazioni realizzate da Child friendly, le bambine e i bambini possono capire meglio il progetto e discutere le idee realizzabili. Ad esempio, se la proposta di una piscina suscita entusiasmo, quest'ultima risulta tuttavia poco pertinente dal punto di vista ecologico ed economico. 

Si tratta anche di conciliare le tempistiche: per le allieve e gli allievi, aspettare troppo a lungo tra la fase di progettazione e la realizzazione è demotivante, mentre i vincoli tecnici richiedono tempo. Limitare questo periodo a un massimo di sei mesi, nello stesso anno scolastico, consente di mantenere lo slancio del progetto e il coinvolgimento di tutti/e.

È il momento di costruire! 

Una volta approvati i progetti, tutti/e si mettono all'opera! Le allieve e gli allievi accatastano rami per offrire un riparo agli insetti, creano aiuole, piantano salici e poi intrecciano rami per realizzare un piccolo rifugio che servirà da spazio di discussione. Con l'aiuto del personale dell'ufficio tecnico comunale, installano un'altalena a nido e rendono permeabili le superfici cementate per ridurre le isole di calore. Passo dopo passo, si costruisce un ambiente di apprendimento e d’incontro vivo. 
  
L'area scolastica, centro della nostra vita quotidiana, è uno spazio vivo e sostenibile dove le bambine e i bambini, la natura e la comunità prosperano insieme.